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Con questo volume Dominique Venner, "cuore ribelle", tributa un omaggio al "cuore avventuroso" di E. Jünger. Lo storico francese, noto in Italia essenzialmente per il (poco compreso) suicidio nella cattedrale di Notre Dame, fu un grande ammiratore del solitario di Wilflingen col quale rimase in corrispondenza epistolare per anni. Ad avvicinarne le sensibilità fu una singolare coincidenza di avvenimenti che ne attraversò l'esistenza e che avrebbe fatto la gioia di Plutarco. L'esperienza bellica, il successivo impegno politico e gli anni della maturità trascorsi lontano dalla modernità annientatrice d'ogni valore, sono i tratti che, hanno segnato il percorso terreno di entrambi. In questo libro l'ex combattente d'Algeria e attivista dell'estrema Destra, recuperato agli studi in forza della galera inflittagli e dei travagli interiori, tratteggia, con lo stile asciutto e tagliente che lo contraddistingue, i momenti più salienti dell'esperienza umana di Jünger. Tedesco accettabile persino per un francese che, all'innamoramento per la sua patria, seppe anteporre quell'Europa classica cui dedicò un libro di prossima uscita in Italia.